La quercia annegata

Un sistema di “coloritura” che si può definire più correttamente una reazione chimica, riguarda il procedimento per ottenere la quercia annegata, che è stata impiegata per i lavori eseguiti per la descrizione della tecnica certosina e pittorica prospettica. Fino alla metà del cinquecento in Italia era sconosciuto l'ebano, legno come noto di colore nero.
Si adoperava per ovviare a questo colore la quercia annegata che si trovava naturalmente nelle rive dei fiumi da tronchi di quercia rimasti sotto il fango. Questo tipo di legno era molto raro da trovare nell'antichità, adesso è quasi impossibile reperirlo.
Per ottenere un risultato analogo, uso della quercia e la annego in un recipiente contenente ammoniaca, coprendolo con della plastica, che mi terrà chiuso il recipiente; Per fare questa operazione è bene munirsi di una buona maschera e di occhiali , che ci proteggeranno dalle esalazioni dell'ammoniaca. Più passaggi di ammoniaca facciamo, più la quercia diventerà nera; dopo alcuni giorni la toglieremo e la lasceremo asciugare.
Tale reazione si ha perché l'ammoniaca reagisce con il tannino del legno, prendendo la colorazione nera; è bene specificare che non tutti i tipi di legno posseggono il tannino, i legni conosciuti maggiormente che hanno questa sostanza sono il castagno, la quercia il noce il rovere, quindi sarà inutile immergere in ammoniaca essenze come, ad esempio l'acero, priva di tannino, perché tale legno non diventerà mai nero.

Nelle foto il legno di quercia prima e dopo il trattamento con l'ammoniaca.

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